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L'Obbligo di PEC: Cosa Cambia dal 1° Gennaio 2025

Immagine del redattore: GiovanniGiovanni

L'obbligo di possedere una PEC (Posta Elettronica Certificata) non è una novità per società e imprese individuali. Tuttavia, con La legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), all'art. 1, c. 860, e il conseguente aggiornamento della normativa esistente (art. 5 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221), l'obbligo viene esteso anche agli amministratori.

Società Unipersonali e Imprese Individuali

Per le società unipersonali, l'obbligo è chiaro: l'amministratore deve possedere un proprio indirizzo PEC. Per le imprese individuali, invece, la PEC della ditta coincide con quella del titolare firmatario. La differenza si evidenzia nei procedimenti sanzionatori:

  • Società Unipersonali: Essendo persone giuridiche, la responsabilità è solidale tra amministratore e società. Pertanto, le notifiche devono essere separate.

  • Imprese Individuali: Il titolare firmatario è l'unico destinatario delle sanzioni amministrative.

Consigli di Amministrazione e Altri Organi Collegiali

Per le società con un Consiglio di Amministrazione, l'obbligo di PEC si estende a tutti i membri del CdA, indipendentemente dal fatto che abbiano delegato la gestione effettiva a un amministratore delegato. Un chiarimento normativo su questo aspetto sarebbe auspicabile.

Nel caso delle società cooperative, l'obbligo di PEC riguarda l'intero organo amministrativo collegiale, composto da almeno tre persone come previsto dall'art. 2542 del Codice Civile.

Per le società di persone, come le S.a.s., il socio accomandante non essendo amministratore non è soggetto all'obbligo di PEC.

Applicabilità e Sanzioni

La decorrenza dell'obbligo è fissata al 1° gennaio 2025. Tuttavia, la piena applicazione dipenderà dai provvedimenti attuativi. Allo stato attuale:

  • Non è applicabile il procedimento di regolarizzazione automatica previsto dall'art. 5, comma 2, del D.L. 179/2012.

  • Le sanzioni per le società, secondo l'art. 2630 c.c., prevedono una multa compresa tra 206 e 2.064 euro per ogni legale rappresentante in carica alla data di assegnazione d'ufficio del domicilio digitale. Nella pratica, la sanzione si attesta a 412 euro per rappresentante.

Prospettive Future

Le disposizioni attuative saranno cruciali per stabilire i dettagli operativi dell'obbligo, in particolare per le società già iscritte al Registro delle Imprese. L'obbligo, infatti, non si applicherà esclusivamente alle società di nuova costituzione dal 2025, ma interesserà anche quelle già esistenti.

In conclusione, è fondamentale che le società e i loro amministratori si preparino a rispettare questa nuova normativa, adeguandosi entro i termini previsti per evitare sanzioni e irregolarità amministrative.


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